Le foto e i filmati di surf
Il surfista è esibizionista.
Non so quando succede, se dopo la prima planata o dopo il primo saltello, o
se già ce l'aveva nel DNA.
Sta di fatto che i surfisti sono le creature più esibizioniste del pianeta,
e rivaleggiano con specie come il pavone e il gallo cedrone quanto a ambizione
di impressionare tramite le loro performance fisiche.
L'esigenza di foto e filmati nasce secondo me tutta da qui, e si rinforza per
effetto del fatto che essendo mediamente sventato tutto l'anno, il surfista
ha piacere di conservare quante più immmagini possibili delle due volte
all'anno che ha planato, così, per tenersi compagnia nei momenti bui.
I fotografi
Il problema è che le foto e i filmati da solo non
se li può fare. Nasce perciò l'esigenza di socializzazione, nell'animale
più indipendente del pianeta (se fossimo animali socievoli giocheremmo
a calcio come le persone normali, no?).
Amici e fidanzate/i non vi fate fregare, quando vi corteggia per foto e filmati,
il surfista mira aun solo obiettivo, l'autoesaltazione. Voi siete solo un mezzo
. . .
Detto questo negli anni ho potuto notare come abbiamo non più di 4 possibilità
per le foto:
- il partner: è la scelta più facile, specie se lui non serfa
e si fa due palle tante in spiaggia ad aspettarvi. Peccato che a meno che non
siate particolarmente fortunati o che on sia una relazione veramente di lungo
periodo, nove volte su diece non sia all'altezza del compito, ovvero andate
asviluppare e vedete un fritto misti di punta della tavola, bordi non planati,
primi piani, e manche ranno invece tutte quelle manovre che avreste voluto immortalare,
e se lo saranno le foto sono mosse, o con poca luce o mosse e con poca luce.
Per i filmati vale regola analoga. A vederli v verrà il mal di mare,
avrà sicurmanete usato lo zoom digitale, quello che trasforma l'immagine
in un quadro di picasso etc etc.
- gli amici serfisti. Trattasi di buona scelta. In genere dopo qualche hanno
di pratica si sono impratichiti con gli attrezzi e sopratutto se gli chiedete
"hai preso il back, quello alto" non vi guardano come se veniste da
Marte. Peccato che anche loro serfano e sono perciò oggetto di due pulsioni
controproducenti: invidia se vi è entrato qualcosa di appena decente.
Tipico scambio "Hai preso il forward?" "Che forward? Ma se non
planavi nenache" .L'altor e più grosso problema è che loro
come voi volgiono stare in acqua non a farvi le foto, per cui anche avendo stabilito
uno schema di turni a prova di fuoco, dopo avervi visto planare per 5 minuti,
danno fuori di matto e si ributtano in acqua.
- il fotografo professionista. Non è affetto da nessuno dei vizi sopra
citati e - ammesso che sia fotografo sportivo - la qualità è garantita.
Però non conosce le manovre, ergo non sa quando scattare, a meno che
non parliamo di Jono Knight, e poi costa caro, molto caro.
Le condizioni durante lo shooting
Altro strano fenomeno che non ho potuto non notare negli
anni è come macchina fotografica e telecamera abbiano il potere di afflisciare
magicamente le condizioni. Supponete la seguente scena (vera, da Mru quest'anno):
30 nodi, 5.0 e wave impallati, 3 mt di onda puliti, poca gente sul reef e barca
del pescatore ancorata a 10 metri da dove in teoria si stacca l'aerial. Bene,
tutto bene, no? Peccato che manca il fotografo . . . . che stava montando con
calma il rig a terra. Date mezz'ora e la scena diventa, fotografo in barca (il
mio santo-fratello) la sua attrezzatura ancorata in poppa . . . ma . . . il
v ento è calato drasticamente dai 30 ai 20 e non basta più a planare.
Dopo una mezz'ora consì si riassesterà, ma sui 25, per cui zero
salti e zero a aerial, data la corrente che c'è da quelle parti. UN CASO?
NO . . E' LA REGOLA. Al punto che ormai uso le macchine fotografiche per calmare
il vanto quando non ho la vela giusta . . . ovvero quella volta all'anno che
arrivi a Santogostino ed è da 4, ma hai solo la 4.5. . . faccio per raggiungere
e impugnare la sacca della macchina fotografica ed - eccolo li - si è
gia rimesso sui 30 nodi.
Abituatevici, quando c'è painificato lo shooting, specie se la pianificazione
è complicata e prevede l'intervento di barche appoggio, pedalò
o canoe o uomo in mare, le condizioni faranno schifo . . e le vostre foto vi
condanneranno a rappresentarvi sventati in balia del mare . . .